19 January 2024
Affitti brevi Milano: I Navigli
Cosa c’è da vedere ai Navigli? Nel presente articolo si risponderà a questa domanda, mettendo in evidenza tutte le attrazioni dei Navigli, mira turistica per coloro che alloggiano in affitti brevi a Milano.
I Navigli: storia e caratteristiche
I Navigli rappresentano uno dei luoghi più rappresentativi e folcloristici di Milano. Nel presente articolo si analizzerà nell’ordine:
- Cosa sono i Navigli;
- La storia dei Navigli;
- Cosa c’è da vedere ai Navigli.
I Navigli sono un sistema di canali, navigabili, che attraversa tutta Milano. I Navigli collegano Milano al lago Maggiore, al lago di Como, al Po, al Ticino e quindi a tutta la zona fluviale del Nord Europa. I Navigli per Milano hanno rappresentato, nel corso della sua storia, una rete commerciale di grandissimo valore per lo sviluppo economico della città. Alla costruzione dei Navigli ha partecipato anche Leonardo da Vinci. Oltre ad aver rappresentato un importante rete idrica, sono stati anche importanti fonti idriche per i numerosissimi campi presenti intorno a Milano, che con il tempo si sono sviluppati nelle numerose città dell’Hinterland. Per coloro che gestiscono affitti brevi a Milano è doveroso conoscere la zona dei Navigli, in termini sia di mercato che di servizio offerto ai propri ospiti.
I Navigli sono stati costruiti in un arco di tempo che va dal XII al XIX sec. Si trattava di una rete complessa, controllata da una serie di dighe create da Leonardo Da Vinci nel XV sec. Di tale rete il Naviglio più importante è rappresentato dal Naviglio centrale. Nel 1457, Francesco Sforza, Signore di Milano, ordinò la realizzazione di un secondo Naviglio, quello della Martesana mentre nel 1482, Ludovico il Moro commissionò a Leonardo un sistema per connettere il Lago di Como a Milano. Di quest’ultimo progetto è possibile ammirare una bozza al Museo dei Navigli.
Si ricordi che il marmo che è stato utilizzato per costruire il Duomo di Milano è stato fatto transitare per i canali dei Navigli. Con la comparsa della ferrovia l’uso dei Navigli in qualità di canali per le merci venne sempre meno. Poi con la comparsa delle prime automobili non se ne fece proprio più uso. Ad oggi i Navigli sono utilizzati come scolo dei reflui delle industrie.
In epoca moderna i Navigli rappresentano per Milano uno dei luoghi in assoluto più folcloristici e rinomati. Iniziano dalla Darsena vicino alla Porta ticinese, da qui si diramano due corsi d’acqua, dai quali è possibile ammirare: vicoletti con grandi portoni in legno che nascondono le famose case di ringhiera, tipiche dell’architettura milanese, negozi alternativi, antiquari, botteghe d’arte, atelier di moda, librerie e una costellazione di bar, ristoranti etnici e locali che alla sera trasformano queste strade nel quartiere degli aperitivi, della musica e della vita notturna.
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Cosa c’è da vedere ai Navigli
La caratteristica dei Navigli è rappresentata dai contrasti nei quali si armonizzano perfettamente la movida con la frenetica vita lavorativa di Milano. Tra le varie zone da vedere ai Navigli si ricordino in particolar modo: la chiesa di San Cristoforo, il vicolo ei Lavandai, la conca di Viarenna, la Darsena, il Duomo, la Porta ticinese, la case a ringhiera, i Vogatori sul Naviglio grande.
Ognuno di questi luoghi possiede delle caratteristiche specifiche che tendono attrarre i turisti. La chiesa di San Cristoforo è costruita in pieno stile Gotico. L’interno fu trasformato per fondere le due chiese in un unico edificio nel 1625 abbattendo la parete che le separava, creando due navate. Sulla parete accanto alla navata a sinistra sono sopravvissuti alcuni frammenti degli affreschi della scuola del Bergognone mentre l’abside mantiene gli affreschi della scuola di Bernardino Luini. Sulla navata di destra possiamo ancora distinguere gli affreschi gotici originali e una splendida statua in legno risalente al XIV secolo raffigurante San Cristoforo e il Bambino Gesù.
Il vicolo dei Lavandai è un lavatoio, ed oltre un lavatoio si scorge una piccola piazzetta in fondo al vicolo, la “sciostra”. Era qui che venivano scaricate le merci, che poi venivano portate fino alla Darsena, quando i Navigli rappresentavano ancora il fulcro commerciale della città.
Il Duomo di Milano è il simbolo di Milano, è la chiesa più grande d’Italia, e la terza al Mondo per estensione. Tra coloro i quali hanno contribuito alla realizzazione del Duomo di Milano c’è Leonardo Da Vinci, il Bramante, Gian Lorenzo Bernini. Il Duomo può essere considerato un cantiere perennemente aperto, di fatto i lavori sono stati completati nel 1930, ma i lavori di restauro continuano periodicamente ancora ad oggi.
Con il passare dei secoli, ogni grande architetto o artista che ha lavorato al Duomo ha sempre aggiunto nuovi elementi, fino all’aggiunta della famosa madonnina in rame inserita nella guglia maggiore nel 1769, la madonnina rappresenta il simbolo di Milano a tutti gli effetti.
La Darsena rappresenta l’unico specchio d’acqua artificiale all’interno del sistema dei Navigli di Milano. Oggi la Darsena è meta privilegiata dei turisti che passano da Milano. Nel corso dei secoli ci sono stati tanti lavori volti al miglioramento della Darsena, gli ultimi più importanti, sono quelli avvenuti nel 2015 in occasione dell’Expo.
Porta Ticinese è uno dei sei ingressi o porte principali di Milano, e si trova proprio all’ingresso del corso di Porta Ticinese, l’ingresso della zona dei Navigli. La sua posizione era volutamente strategica: collocata esternamente al tracciato delle mura spagnole, a cavallo del fossato della Darsena sul Naviglio Grande, serviva per costringere chi voleva entrare in città a pagare un dazio.
Un’altra struttura caratteristica dei Navigli sono le case a ringhiera. Si riconoscono facilmente per il loro caratteristico colore giallo e rosso. Tali case sono caratterizzate da ampi cortili da cui si diramano le scale che portano ai ballatoi, lunghissimi balconi che fanno da passerella fra gli ingressi delle diverse abitazioni.
Lungo i Navigli si allenano i canottieri che sono una famosa squadra di canottaggio. Non è raro vederli allenare all’interno dei canali, tant’è che il loro allenamento nel tempo è diventato anche un’attrazione turistica. I canottieri sono una società sportiva che non si limita al canottaggio ma abbraccia anche: nuoto, pallanuoto, tennis e atletica.
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