29 September 2022

Affitti brevi 2022: una panoramica sul mercato degli affitti brevi

Nel presente articolo si passi ad analizzare l’andamento del mercato degli affitti brevi nel 2022. Al fine di poter avere una panoramica dello stesso relativa alla potenziale rendita dell’estate 2022.

Affitti brevi 2022 e previsioni per l’estate

E’ noto secondo i dati in nostro possesso che il business degli affitti brevi sia pronto a prosperare anche nel 2022. Ci si chiede ora quali siano le variabili che saranno determinanti per tali business, e cosa cercano realmente i clienti. Si ricordi che questi sono aspetti fondamentali da conoscere per il proprietario di una seconda casa da destinare agli affitti brevi.

Si vuole ricordare che le maggiori società d’intermediazione nell’ambito degli affitti brevi nel 2021 sono riuscite a raggiungere all’incirca le 2500 case contrattualizzate con circa 280 destinazioni e 650 mila notti disponibili, prenotabili da una notte a 18 mesi. E’ noto ancora che in altri casi si è riusciti a raggiungere i 1200 alloggi in gestione diretta su 60 località e oltre 31 mila soggiorni allocati, con un aumento del 110 per cento sull’anno precedente.

A testimonianza di quanto prospero sia il mercato degli affitti brevi e che si prevede un boom del mercato degli affitti brevi nel 2022 e in particolar modo in previsione dell’estate, si aggiunga che i dati sopra riportati e l’incremento rispetto all’anno precedente si sono verificati nel pieno della pandemia covid. Il periodo maggiormente prospero per gli affitti brevi rimane l’estate, e l’estate 2022 si sta rivelando estremamente produttiva da questo punto di vista.

La ricerca degli ospiti nelle case vacanza destinate ad affitti brevi è indirizzata soprattutto verso le ville, da condividere con altri nuclei familiari o altre coppie di amici. E soprattutto la speranza degli ospiti degli affitti brevi è quella di evitate gli stop and go ai quali la pandemia ci ha abituati in questi ultimi anni. Si voglia ricordare che le abitazioni più richieste sono: case, ville, chalet, trulli e residenze d’epoca. Dal momento che si tratta di ottime location per continuare a lavorare in smart working, e nello stesso tempo per concedersi una vacanza rilassante.

Ancora a tal proposito è noto secondo le più accreditate ricerche il mercato degli affitti brevi nel 2022 sarà caratterizzato da una enorme ricerca di ville full optional con esplicita richiesta di almeno tre bagni padronali oltre al new normal imposto dal post pandemia e fatto di plus come piscina privata e barbecue negli spazi esterni ormai considerati imprescindibili.

Questo genere di domanda coinvolge anche i clienti stranieri. Si tratta certo di richieste più sofisticate rispetto al passato, e questo sempre in conseguenza di quella che è stata l’esperienza della pandemia. In conseguenza di tale esperienza infatti la domanda è indirizzata verso sicurezza, più comfort, possibilità di soggiorno in destinazioni fuori dai flussi turistici tradizionali e quindi meno affollate, case con spazi ampi per coniugare business e vacanza.

C’è un dato in particolare che testimonia la risalita della domanda nel mercato degli affitti brevi. Nel 2022 la spesa per la casa del turista medio ammonta, fino a questo momento del 2022, a circa il 35% del budjet vacanza a dispetto degli anni scorsi in cui arrivava al 17%.  

Si ricordi che, per la maggior parte delle società d’intermediazione in affitti brevi, il 2021 è stato forse il miglior anno, migliore sia del 2020 sia del 2019. Anno quest’ ultimo che non è stato toccato dalla pandemia. Si tratta di dati che ovviamente fanno ben sperare per il mercato degli affitti brevi nel 2022, in considerazione del fatto che il 2022 è un anno con ancora minori restrizioni pandemiche rispetto al 2021.

Si consiglia di consultare per maggiori informazioni il nostro sito   www.easylife.house/contatti oppure di contattarci al numero +39 02 8995 4495, o se preferite scriveteci al seguente indirizzo info@easylife.house

Importanza delle società d’intermediazione

Attualmente secondo i dati ISTAT il mondo degli affitti brevi avrebbe un bacino di circa 6,3 milioni di immobili inutilizzati come: seconde case, immobili ereditati ecc… Ne consegue che gli Italiani possono contare su un gran numero di immobili da poter convertire in investimento. E il miglior modo di convertire tali opportunità in investimento è quello di destinare tali immobili ad affitti brevi. All’interno di un’abitazione destinata ad affitti breve si cerca sì molto spesso una vacanza ma anche un luogo dove poter lavorare in tranquillità.

Un fenomeno anche conosciuto come Holiday work. Si ricordi che allo stato attuale il 34% delle notti vendute, vengono vendute proprio con questo scopo dalle maggiori società d’intermediazione in affitti brevi.

Secondo i dati in nostro possesso, legati al 2021, quando un’abitazione viene destinata ad affitto breve e gestita direttamente dal proprietario, da lì a poco tale abitazione verrà poi convertita ad affitto tradizionale. Il motivo è di facile comprensione, dal momento che la gestione diretta da parte del proprietario senza l’ausilio di una società d’intermediazione, non ha la stessa resa che avrebbe con l’intermediazione di una società di professionisti. E questo spiegherebbe il perché a gennaio 2020 c’erano circa 750mila case promosse online, dopo l’estate 2021 questo numero è sceso fino a toccare quota 455mila. 

Di contro si riscontra come il bilancio delle società d’intermediazione in affitti brevi aumenti sempre di più di anno in anno, a testimonianza che gli affitti brevi possono raggiungere il loro massimo potenziale di rendita solo se affidati a società d’intermediazione formate da professionisti. Una di queste società è Easylife house. Secondo l’Aigab (associazione italiana dei gestori professionali di affitti brevi) il giro d’affari del settore nel 2019 ha sfiorato i 10 miliardi di euro, ma solo 200 mila sono alloggi gestiti da operatori professionali qualificati.

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